Francesca si trova ad affrontare un colloquio di lavoro, esaminata da un responsabile delle risorse umane. Le domande cui deve rispondere le riportano alla mente i discorsi che con suo nonno Roberto affrontava da bambina: quando giocavano a scacchi, quando parlavano di sogni, di viaggi in mare, di vita. Francesca, come il nonno, è affetta da angioedema ereditario. Per Francesca, la malattia è un viaggio da intraprendere con tutte le forze, senza paura, come aveva fatto Ulisse nel suo viaggio verso Itaca, che il nonno Roberto le raccontava.

Un viaggio per Ulisse attraverso un mare pieno di ostacoli con l’obiettivo di tornare finalmente a casa, a Itaca.

“Per quanto possa essere più grande di noi, per quanto possa portarci fuori strada, ci lascia dentro un coraggio fuori dal comune”

Francesca

Francesca, a differenza del nonno, oggi può scegliere un trattamento che l’aiuti nel controllo della sua patologia, restituendole una vita “normale” dove è possibile inseguire i propri sogni senza rinunce come l’approdo a casa dopo un lungo viaggio, pieno di sfide.